Ormai gran parte delle informazioni e soprattutto delle discussioni viaggiano sul web. E’ quindi inevitabile che anche molti reati o presunti tali vengano commessi all’interno di pagine web. Hai fini giudiziari risulta quindi indispensabile fornire come prova una pagina internet quale elemento probatorio di accusa o difesa.  Spesso però si commettono errori grossolani che invalidano molto semplicemente una prova in quanto non acquisita in metodo scientifico.

 

Foto o stampa della pagina web non basta come prova

Molti ritengono che sia sufficiente stampare una pagina di un sito web o farle una foto per acquisirla quindi come prova ed essere esibita quindi in corso di giudizio. Questo purtroppo o per fortuna non è assolutamente sufficiente in quanto una foto potrebbe essere facilmente manipolata così come una stampa rendendo non veritieri gli elementi di accusa o difesa che compongono il sito web (Corte di Cassazione, con sentenza n. 2912/94). Anche se una foto di una pagina di un sito web o una stampa della stessa venissero autenticate da un pubblico ufficiale o notaio, questa sarebbe del tutto inefficace dal punto di vista probatorio a meno che il notaio non verifichi anche la presenta di quanto si vuole dimostrare direttamente online. Questo però comporta che tra la pubblicazione del contenuto oggetto di prova e l’acquisizione certificata con un pubblico ufficiale può passare diverso tempo, tempo che può essere utilizzato dalla controparte per modificare o eliminare quanto proposto su un sito internet.

 

Acquisizione Forense di una pagina Web

Utilissima in caso di reati quali ingiuria, calunnia, minacce, stalking e diffamazione, l’acquisizione forense di una pagina web viene eseguita utilizzando particolari accorgimenti tecnici che legano il contenuto di una pagina internet ad una data certa rendendo impossibile la manipolazione del contenuto e del suo legame con la data di acquisizione. Attraverso questo espediente si può dare valore legale ad una pagina web utilizzandola quindi come prova in sede di giudizio. Il metodo più frequente e meno dispendioso per effettuare una certificazione di una pagina web, è quello di utilizzare algoritmi di crittografia quindi utilizzando le funzioni HASH

 

Acquisizione Forense con Funzioni Hash

Gli algoritmi MD5 e SHA1 sono detti anche di hash in quanto, partendo da un testo qualsiasi, generano una stringa di lunghezza fissa. L’aspetto forte è che la funzione opera solo in un verso, non è quindi possibile risalire ad un testo partendo da una stringa hash. Questa funzione rappresenta una sorta di impronta digitale del contenuto di un file e viene spesso usata per asserire che un testo o un file non sia stato alterato da una persona, virus o malware. Allo stesso modo è possibile utilizzare le funzioni HASH per autenticare una pagina web.  A tal fine gli algoritmi procedono all’acquisizione del contenuto di una pagina web e anche delle comunicazioni che il server invia ad un utente dove sono contenute anche la data e l’orario in cui una pagina viene richiesta. I testi ricavati vengono quindi passati sotto un algoritmo di hash il quale genera una stringa univoca ripetibile solo avendo gli stessi testi come input. Viene da se quindi che queste funzioni sono molto utili per avere un’acquisizione forense di una pagina web che non potrà essere invalidata.

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